Superando ogni tipo di scaramanzia e nonostante un cielo minaccioso, Venerdì 17 aprile un gruppo di studenti di Italiano non ha abbandonato l’idea di una visita guidata per le strade di Segovia.
Riunitisi all’uscita della E.O.I. sono stati condotti da Charo, ex allieva di italiano della scuola, nonché guida turistica, la quale ha sapientemente dato spiegazioni su alcune delle bellezze della città.
La prima tappa è stata fatta presso la Chiesa di S. Juan. Purtroppo non è stato possibile visitare il suo interno, ma Charo ha vivamente consigliato di andare a vedere i suoi bellissimi affreschi.
Il gruppo si è poi diretto verso l’Acquedotto di cui la guida ha reso note – oltre alle caratteristiche peculiari storiche – alcune curiosità, forse meno conosciute dai più. I buchi che costellano un po’ tutti gli archi – raccontava – non sono altro che tracce dei punti di presa per le gru dell’epoca e … chi avrebbe mai detto che la Madonna in alto non era quella della Fuenciscla, bensì la Concepción?
L’escursione è proseguita verso la Casa de los Picos. In quel punto della città si è fatto notare come Segovia sia una delle poche città spagnole che conservi ancora alcune torri, proprio come molte città italiane.
In seguito ci si è addentrati sempre più verso il centro storico. Dopo una sosta alla sede di Fomento, antico palazzo storico e alla Piazza di Medina del Campo, Charo ha guidato il gruppo verso il quartiere ebraico, vero e proprio gioiello della città.
La passeggiata si è conclusa in Plaza Mayor, con la spiegazione sulla Cattedrale, il palazzo del Comune e la piazza in generale, ma il genuino entusiasmo di tutti per questo vero e proprio viaggio nella città spagnola e nella lingua italiana non poteva che essere decantato di fronte a un buon bicchiere di vino…quando si dice: ‘l’incontro tra culture’.
Nadia Peralta (lectora de italiano curso 2008/09)
Riunitisi all’uscita della E.O.I. sono stati condotti da Charo, ex allieva di italiano della scuola, nonché guida turistica, la quale ha sapientemente dato spiegazioni su alcune delle bellezze della città.
La prima tappa è stata fatta presso la Chiesa di S. Juan. Purtroppo non è stato possibile visitare il suo interno, ma Charo ha vivamente consigliato di andare a vedere i suoi bellissimi affreschi.
Il gruppo si è poi diretto verso l’Acquedotto di cui la guida ha reso note – oltre alle caratteristiche peculiari storiche – alcune curiosità, forse meno conosciute dai più. I buchi che costellano un po’ tutti gli archi – raccontava – non sono altro che tracce dei punti di presa per le gru dell’epoca e … chi avrebbe mai detto che la Madonna in alto non era quella della Fuenciscla, bensì la Concepción?
L’escursione è proseguita verso la Casa de los Picos. In quel punto della città si è fatto notare come Segovia sia una delle poche città spagnole che conservi ancora alcune torri, proprio come molte città italiane.
In seguito ci si è addentrati sempre più verso il centro storico. Dopo una sosta alla sede di Fomento, antico palazzo storico e alla Piazza di Medina del Campo, Charo ha guidato il gruppo verso il quartiere ebraico, vero e proprio gioiello della città.
La passeggiata si è conclusa in Plaza Mayor, con la spiegazione sulla Cattedrale, il palazzo del Comune e la piazza in generale, ma il genuino entusiasmo di tutti per questo vero e proprio viaggio nella città spagnola e nella lingua italiana non poteva che essere decantato di fronte a un buon bicchiere di vino…quando si dice: ‘l’incontro tra culture’.
Nadia Peralta (lectora de italiano curso 2008/09)
No comments:
Post a Comment